Dando atto alla Provvidenza di non essere stata avara nel dotare la “montagna sacra” di tanta bellezza, l’arcivescovo del Gargano, citando papa Francesco, richiama “al dovere di difenderla da distruzione, avidità, brama per uno smodato benessere, e disinteresse per il bene degli altri e spesso per il proprio, che porta allo sfruttamento del creato”. Un ammonimento tanto più imperativo “in questa stagione che porta in sé le difficoltà generate dalla pandemia del covid-19“. Il presule sipontino si sofferma sull’attuale momento dominato dal virus maligno.
“Anche il tempo di vacanza – esorta – può diventare occasione per combattere ed abbattere questo nemico giunto improvviso e che ha sconvolto le prassi ed abitudini del mondo intero. Insieme possiamo riuscire nella battaglia, collaborando alla costruzione di un’umanità più solidale ed alla custodia di un Pianeta sostenibile. Le norme di sicurezza che ci sono date – rammenta – non solo ci danno sicurezza e ci aiutano al rispetto reciproco, ma ci fanno crescere in una vera scuola educativa di ecologia integrale, capace di ascoltare il grido della terra e dell’umanità provata e prostrata: rispettiamole!”.
L’ARCIVESCOVO Moscone esorta quindi all’impegno per una vacanza “scuola e laboratorio di amore e riscoperta delle relazioni vere e sane verso la natura che ci è donata, e la società che dobbiamo costruire. L’augurio di buone vacanze – esplicita Moscone – non è semplice formalità di rito, nasce dal cuore della nostra antichissima Chiesa garganica, una terra benedetta che apre a tutti i suoi tesori di spiritualità, arte e natura.
L’Archidiocesi custodisce tantissimi luoghi di culto, di architettura raffinata, autentiche oasi dello spirito, come la grotta delle apparizioni dell’Arcangelo Michele, il convento e santuario che accoglie le venerate spoglie di San Pio da Pietrelcina, le antiche abbazie di San Leonardo e di Pulsano, le cattedrali di Siponto e di Vieste, vari santuari dedicati alla Vergine a Rodi Garganico, alle Isole Tremiti, a Vieste: non c’è cittadina che non offra qualche tesoro da scoprire e gustare. Inoltre la Foresta Umbra si presenta come il polmone di quella Cattedrale del creato di cui ha parlato San Pio da Pietrelcina, vero luogo di silenzio, monastero naturale fruibile a tutti.
VI AUGURO di trascorrere un tempo sereno e ritemprante, così da poter tornare a casa pieni si speranza avendo sperimentato un’aurora annunciatrice di tempi e umanità nuovi”.
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