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VIESTE – Impianto sollevamento fogna di punta San Francesco, al via l’iter per la dismissione

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I cattivi odori che emana l’ex depuratore di san Francesco, ora trasformato in impianto di sollevamento, potrebbero essere a breve solo un brutto ricordo.

La Giunta comunale, infatti, con delibera n. 68 del 18 marzo scorso, ha dato il via all’iter burocratico, approvando il progetto di fattibilità, per la dismissione dell’impianto di sollevamento di “Punta San Francesco” che crea, appunto, i nauseabondi odori, danneggiando il bellissimo sito, divenuto uno dei simboli turistici di Vieste. Ora è partito l’iter, che prevede la richiesta di finanziamento, per € 650 mila euro, da inoltrare all’Acquedotto pugliese. L’Amministrazione comunale, tramite il sindaco, Giuseppe Nobiletti, si dice fiduciosa per il buon esito del progetto, considerata l’importanza che esso riveste per migliorare, non solo la rete fognaria cittadina, ma anche per ridare la giusta vitalità al quartiere di san Francesco.

Come si legge nella relazione che accompagna il progetto di fattibilità, la finalità del presente dell’intervento che si intende realizzare è quello di ottimizzare la rete fognaria cittadina, con particolare riferimento agli impianti di sollevamento che, come è noto, rappresentano una fonte di dispendio economico sia per il costo energetico di funzionamento che per il costo di manutenzione sia ordinaria che straordinaria.

Con particolare riferimento all’impianto di sollevamento di Punta San Francesco, questo attualmente riceve i reflui provenienti dall’impianto di sollevamento “Naccarati” e dall’impianto di sollevamento “Ripe”. Inoltre, ad esso giungono anche i reflui provenienti dai quattro impianti di sollevamento ubicati sul Lungomare Mattei attraverso il collettore a gravità su Corso Lorenzo Fazzini, il quale confluisce nel pozzetto di calma della premente dell’impianto di sollevamento “Naccarati”. Da tale pozzetto di calma parte il collettore a gravità che trasporta i relativi reflui al suddetto impianto di Punta San Francesco. Un attento studio dell’andamento orografico di tale porzione dell’abitato ha mostrato come proprio il collettore a gravità che dal pozzetto di calma dell’impianto di sollevamento Naccarati arriva all’impianto di sollevamento di Punta di San Francesco sia posato in contropendenza rispetto all’andamento altimetrico del piano viario.

Alla luce di tale circostanza, la soluzione progettuale individuata nel progetto prevede di invertire il flusso dei reflui da Punta San Francesco verso Naccarati, seguendo in tal modo la naturale pendenza della viabilità. Infatti, dismettendo l’impianto di sollevamento di Punta San Francesco e realizzando un nuovo collettore a gravità lungo le vie San Francesco, Pola, Piazza Vittorio Emanuele II e corso Lorenzo Fazzini, è possibile convogliare i reflui verso l’impianto di sollevamento Naccarati il quale, dopo opportuno potenziamento delle apparecchiature elettromeccaniche e realizzazione di una nuova condotta di mandata, pomperà i reflui ricevuti al pozzetto di calma dove oggi arriva la attuale premente dell’impianto di sollevamento di Punta San Francesco, per poi proseguire a gravità verso l’impianto di sollevamento centralizzato di via Puccini.

 Le categorie dei lavori previste sono le seguenti:

  • demolizione del manto stradale esistente, previo taglio della stessa con idonee macchine tagliasfalti, per una larghezza pari a mt. 1,00 sia per il nuovo collettore agravità che per la nuova condotta di mandata;
  • scarifica del tappetino d’usura per cm.3 da effettuarsi lateralmente all’impronta dello scavo per larghezza stradale totale di mt. 3,00;
  • rimozione di basolato, con recupero delle basole, per una larghezza pari a mt. 1,00 relativamente al tratto di nuovo collettore a gravità da ubicarsi lungo le vie San Francesco e Pola;
  • scavo a sezione ristretta per una profondità totale massima di mt.1,70 per la condotta di mandata e variabile da un minimo di mt. 1,15 ad un massimo di mt. 4,15 per il nuovo collettore a gravità, a partire dal piano viario esistente;
  • esecuzione di trivellazione orizzontale controllata con l’impiego di tecnologia Horizontal Directional Drilling (H.D.D.) e/o spingitubo per il nuovo collettore a gravità relativamente al tratto da posare lungo via Pola tra i picchetti n°13 e n°15;
  • trasporto a rifiuto presso discariche pubbliche e/o centri di recupero esistenti nel territorio di Vieste di tutte le materie scavate e/o demolite; formazione di letto di posa delle tubazione con sabbia compatta dello spessore di cm. 20,00 per tutta la larghezza dello scavo;
  • posa in opera delle tubazioni in ghisa sferoidale DN 250 per la nuova condotta di mandata e tubazioni in grès ceramico DN 250 per il nuovo collettore a gravità;
  • posa in opera di pozzetti di ispezione per il nuovo collettore a gravità;
  • posa in opera di strato di rinfianco delle tubazioni e strato di ricoprimento delle stesse per uno spessore di 20,00 cm con identico materiale utilizzato per il letto di posa per tutta la larghezza dello scavo;
  • rinterro degli scavi con materiale proveniente dallo scavo privo di pietre e zolle per uno spessore variabile e per tutta la larghezza dello scavo;
  • posa in opera di misto granulare stabilizzato dello spessore di cm. 20 sino a cm. 10 dal piano viario finito;
  • posa in opera di strato di collegamento (binder) in conglomerato bituminoso dello spessore di cm. 7 e per tutta la larghezza dello scavo;
  • posa in opera di tappetino di usura in conglomerato bituminoso dello spessore di cm. 3,00, per una larghezza stradale di mt. 3,00;
  • posa in opera di basole, per una larghezza pari a mt. 1,00, relativamente al tratto di nuovo collettore a gravità da ubicarsi lungo le vie San Francesco e Pola.

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