A proposito dello scandaloso finanziamento di 45 mila euro per il trabucco di Rodi Garganico – I “figli e figliastri” del Parco del Gargano
Con una velocità che farebbe impallidire Speedy Gonzales, la giunta esecutiva del Parco nazionale del Gargano, composta dalla “triade” Pecorella (presidente), Ruo, Coccia (componenti), ha approvato una delibera, la n. 37 del 4 luglio scorso, con la quale ha stanziato ben 45 mila euro per la ricostruzione dell’unico trabucco di Rodi Garganico, incendiato qualche giorno fa, pare dolosamente.
Nel deliberato, redatto in tempi ultrarapidi davvero inconsueti per l’ente pubblico montanaro, si specifica che dei 45 mila euro stanziati, 30 mila saranno utilizzati per una primo intervento di ricostruzione, e i rimanenti 15 mila per la realizzazione di un grande evento culturale di sensibilizzazione, da realizzarsi a fine agosto a Rodi per raccogliere fondi per la completa ricostruzione del trabucco.
Avete capito bene: si spenderanno 15 mila euro per sperare di raccoglierne altri fondi. Assurdo! Come assurdo appare l’intero impianto deliberativo che si appalesa come un sonoro schiaffo alla nostra benemerita associazione “La rinascita dei trabucchi storici del Gargano”, presieduta da Giovanni Spalatro, figlio di trabuccolante autentico, che con tanta fatica e dedizione sta cercando di racimolare fondi per la ricostruzione dei trabucchi viestani, quelli sì veramente storici, che stanno candendo in pezzi.
Si pensi che il trabucco di Rodi (costruito meno di dieci anni fa con materiale per nulla tradizionale, per cui di storico non aveva nulla) è costato ben 180 mila euro. Una cifra esorbitante, con la quale i “nostri” ne avrebbe ricostruito almeno dieci. Ed ora, si stanziano altri 45 mila euro alla faccia di Spalatro e di tutti i volenterosi trabuccolanti viestani, molti dei quali di quelle “palafitte” ne fanno fonte di vita.
Di seguito pubblichiamo la lettera aperta, giustamente risentita e ironica, che il presidente, Giovanni Spalatro, ha indirizzato a Stefano Pecorella a proposito di questa più che biasimevole vicenda.
Caro Stefano,
abbiamo recentemente appreso del finanziamento di ben 45mila euro che il Parco ha deciso di elargire per la ricostruzione del trabucco di Rodi Garganico recentemente andato bruciato.
Innanzitutto mi voglio complimentare per l’efficienza dell’ente da te presieduto perchè in soli dieci giorni dall’incendio (doloso) è riuscito a trovare risorse che fino a ieri non ci sono mai state, viste le innumerevoli istanze che la nostra associazione ti presenta ormai da anni senza aver mai ricevuto il benchè minimo aiuto. Davvero complimenti, siete riusciti ad arrivare a tempistiche lampo che neanche gli enti dei paesi virtuosi del nord Europa si sognerebbero.
Sembrerebbe poi che di quei 45mila euro, così si legge nella delibera del Parco dello scorso 4 luglio, 30mila saranno utilizzati per la ricostruzione e 15mila per l’organizzazione di un evento di raccolta fondi per il trabucco stesso. Cioè a dire: 30mila euro (30mila!!) non bastano, quindi se ne devono spendere altri 15mila per un evento che serva a raccoglierne altri e chissà quanti. Quanta grazia.
Mi sento però di felicitarmi con chi con cotante somme si occuperà della ricostruzione perchè, così ci aspettiamo, avremo presto sul Gargano un prestigioso trabucco fatto in ciliegio, teak e chissà quali altri legni pregiati.
Si, so già cosa dirai: il Parco in passato ha già elargito fondi agli altri trabucchi. Con quei fondi caro Stefano però – quelli dell’era Matteo Fusilli presidente quando il parco era fondatore e nel cda dell’associazione che li gestiva, per intenderci – i trabucchi vennero in parte recuperati ma poi ricaddero in disgrazia perchè qualcuno (Parco compreso) non pensò a regolarizzarli sotto il punto di vista delle autorizzazioni demaniali e si arrivò alle ormai grottescamente famose ordinanze di non uso e non utilizzo che ne determinarono il nuovo declino.
Ma questa è un’altra storia, oramai vecchia e in ogni caso quei fondi, tu sai bene, furono spiccioli a confronto dei 180mila euro già stanziati una volta dal Ministero nel 2006 per la ricostruzione sempre del trabucco di Rodi Garganico. A farsi due conti, in dieci anni quel trabucco sarà costato alla collettività come minimo 230mila euro. Un Niagara di fondi pubblici insomma e a me viene da sorridere pensando a che fessi che siamo noi dell’associazione ‘La Rinascita dei Trabucchi Storici’ che quando ci mettiamo a recuperare trabucchi, l’ultimo quello storico di Punta Lunga a Vieste in ricostruzione in questi giorni, in economia e oculatezza (e senza un solo euro pubblico) riusciamo a spenderne al massimo 15mila.
La morale di tutto questo però, mi sembra quindi di dover capire caro Stefano, è che a coloro che si occupano del recupero degli altri trabucchi sul Gargano che non siano a Rodi non resta che constatare amaramente che l’era Fusilli è purtroppo finita da tempo.
Ah no, c’è n’è un’altra di triste morale ed è: se vi sta a cuore un trabucco non perdete tempo, come noi abbiamo fatto in passato, a presentare idee e progetti di recupero che mai verranno accolti, magari guidando fino a Monte S. Angelo o partecipando a mille riunioni dove si parla tanto e puntualmente non si conclude mai niente. Basta una tanica di benzina e un accendino e vi si apriranno mille porte.
Dai Stefano, non ti faccio perdere altro tempo. Sperando che ci inviterai, ci vediamo al sontuoso (sì perchè con 15mila euro mi aspetto anche quello di un certo livello) evento raccolta fondi per il trabucco di Rodi, così magari mi presenti anche questo architetto Gatta menzionato nella delibera con la quale si destinano i 45mila euro, incaricato (e pagato 5mila euro) con determinazione dirigenziale del Parco del 17 febbraio scorso per presentare una relazione tecnica sullo stato dei trabucchi garganici senza essersi mai presentato ne su quelli di Peschici e ne su quelli di Vieste. Sono proprio curioso di conoscerlo sto fenomeno.
Buon estate.
Giovanni Spalatro, presidente
“La Rinascita dei Trabucchi Storici Onlus”
Associazione a tutela del Trabucco Garganico