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VIESTE – Verso il completamento del sentiero per la “mobilità dolce” fino a Scialmarino

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Verso il completamento il recupero dell’antico tratturo che da San Lorenzo portava a Scialmarino, attraverso le contrade Defensola, Molinella, Porticello. Dopo la prima parte (da San Lorenzo a Molinella) il Comune di Vieste, con atto di giunta n. 136 in data di ieri, 18 maggio 2023, ha deciso deliberato di procedere con i lavori riguardanti la bellissima zona di Molinella e Porticello. Il tutto nell’ambito del progetto di “mobilità dolce”, che prevede la regolarizzazione del fondo stradale con terra e pietrisco reperito in loco e il posizionamento di componenti d’arredo  (staccionate, panchine, rastrelliere, portarifiuti, piccoli gazebo) realizzati con materiali e tipologie tipiche locali, con la finalità di agevolare la percorrenza pedonale, di eliminare pericoli di caduta nelle cave limitrofe al percorso ed aumentare la fruibilità dei siti attraversati da parte dei visitatori, il tutto con interventi poco invasivi e con tecniche di ingegneria naturalistica.

Com’è noto, il comprensorio Molinella, è attraversato da un vecchio tratturo, che originandosi da tale contrada, in continuazione con il tratto proveniente dalla contrada Defensola, attraversa tutta la collina, nelle contrade S. Lucia, Coppe, e Penne di Molinella (cava di tufi) sino a giungere alla spiaggia di Scialmarino in località Porticello. Il tratturo, pur avendo perso la sua funzione originaria, attraversa siti di notevole pregio paesaggistico, naturalistico e storico, quali la costa rocciosa a nord del territorio comunale, le cave di tufo e la torre di Porticello. I tecnici dell’Ufficio Ambiente del Comune di Vieste hanno elaborato un progetto che prevede la valorizzazione del sentiero a fini paesaggistici, naturalistici, ricreativi e storico culturale, andando così ad incrementare la sentieristica “dolce” del territorio comunale oltre che a mettere in sicurezza l’intero percorso.

L’’intervento, come detto, prevede, sinteticamente, la regolarizzazione del fondo stradale con terra e pietrisco reperito

in loco e il posizionamento di componenti d’arredo (staccionate, panchine, rastrelliere, portarifiuti, piccoli gazebo) realizzati con materiali e tipologie tipiche locali, con la finalità di agevolare la percorrenza pedonale, di eliminare pericoli di caduta nelle cave limitrofe al percorso ed aumentare la fruibilità dei siti attraversati da parte dei visitatori, il tutto con interventi poco invasivi e con tecniche di ingegneria naturalistica.

Costo del progetto, 156 mila euro.

 

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