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VICO DEL GARGANO – Spento l’incendio, la conta dei danni

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Ancora due fronti di fuoco attivi, ma circoscritti, e almeno 500 ettari di bosco distrutti. E’ il bilancio del terribile incendio divampato nella giornata di ieri, in località ‘Mannarelle’, nel territorio di Vico del Gargano, con fiamme alte e spinte dal vento di libeccio fino a minacciare il centro abitato.
“L’incendio è ancora in atto”, spiega il sindaco Michele Sementino. “Ci sono due fronti ancora aperti, nella zona del ‘vallone’. Alle 8 di oggi sono tornati i canadair per effettuare altri lanci di acqua. Se riescono loro a spegnere le fiamme ci siamo salvati: la zona è impervia ed è difficile da raggiungere con i mezzi da terra”.
Le fiamme, sviluppatesi nel primo pomeriggio di ieri, erano state subito ‘attaccate’ dalla massiccia macchina dell’antincendio boschivo. Ma quando la situazione sembrava ormai sotto controllo, il fuoco si è rinvigorito, originando una seconda ondata intorno alle 20.30. A scopo preventivo, sono state quindi evacuate abitazioni e aziende situate nella zona industriale di Vico: si tratta di circa 45 persone nel complesso, che sono state fatte rientrare una volta cessato il pericolo. “E’ stato terribile”, continua Sementino. “Sono stati contati almeno quattro diversi fronti di fuoco, ma il vento cambiava continuamente direzione: se la situazione migliorava da un lato, diventava critica dall’altro”. “E’ stato un intervento molto impegnativo, per la vastità dell’area colpita e per la complessità dei fronti di fuoco”, aggiunge il Comandante provinciale dei vigili del fuoco di Foggia, Luigi Diaferio. “Abbiamo lavorato da terra in sinergia perfetta con i volontari per arginare il pericolo ed evitare che le fiamme raggiungessero il centro abitato”, spiega.
Sul posto, infatti, si sono avvicendate numerose squadre dei vigili del fuoco, gli uomini dell’Arif, Carabinieri Forestali, Giacche Verdi del Gargano, Gev di Capitanata e i volontari di protezione civile dei gruppi comunali e ‘Pegaso’ da Vieste. “L’azione sinergica e massiccia messa in atto è servita a scongiurare un pericolo ben più ampio: i nostri uomini non si sono risparmiati in nulla”.
In mattinata eseguita una ricognizione più puntuale dello stato dei luoghi. Con la successiva bonifica verranno effettuati anche gli accertamenti tecnici volti a individuare natura e cause del vastissimo rogo: “Ci sono stati più fronti di fuoco”, conferma l’ingegnere Diaferio. “Ma allo stato è prematuro parlare di altro. Ci saranno accertamenti e indagini”.

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