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VIESTE – Al via la campagna di scavi nella grotta di Venere Sosandra sul faro

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Vieste capitale del turismo pugliese, meta sempre più gettonata non solo per il mare e i suoi paesaggi mozzafiato, e da qualche anno anche miniera di cultura grazie all’impegno dell’amministrazione comunale che attraverso l’assessorato alla cultura ha puntato molto sul recupero del patrimonio culturale, storico ed archeologico. Da qualche giorno hanno riaperto al pubblico il Museo Civico Archeologico e il Parco Archeologico di Santa Maria di Merino e la necropoli de La Salata. Sono visitabili anche i trabucchi con dimostrazioni di pesca, e si organizzano escursioni a cavallo, in bici e in quad per scoprire gli angoli più segreti di una città che non finisce mai di stupire i suoi ospiti. E non è finita: per tutta questa settimana riprende la campagna di ricerche sull’isolotto di Sant’Eufemia, nell’area del santuario rupestre di Venere Sosandra dove nel 2019 si è svolta una prima campagna di documentazione, che ha portato al censimento di circa 250 iscrizioni e segni di vario tipo (croci, palmette, ecc.), databili tra l’età romana e l’età contemporanea.
Il culto di Venere Sosandra è legato alla sfera del mare e soprattutto al viaggio marino. I marinai durante la navigazione adriatica, sostavano a Vieste, per recuperare acqua e viveri, ed esprimevano la loro devozione alla divinità, che qui aveva un suo luogo di culto ricordato anche da Catullo, nel Carme 36, a proposito di Uria, cioè l’antica Vieste.
Le ricerche sono condotte, in regime di concessione del Ministero della Cultura-Soprintendenza Archeologia Belle Arti Paesaggio di Foggia, congiuntamente dalle Università di Bari e di Foggia (Giuliano De Felice, Danilo Leone, A. Valentino Romano, Maria Turchiano, Giuliano Volpe) con il supporto dell’Associazione ASSO di Roma (Bernardino Rochi, Mario Mazzoli, Marco Vitelli) e della società ArcheoLogica di Foggia (Andrea Berardinelli e Giulio d’Amelio).
Prezioso e convinto il sostegno, nelle persone del sindaco Giuseppe Nobiletti e dell’assessora alla cultura Graziamaria Starace, del Comune di Vieste, che nei suoi programmi di valorizzazione del patrimonio culturale spera di poter inserire presto anche l’isola di Sant’Eufemia a Vieste con la grotta di Venere Sosandra. “Queste – ha commentato con orgoglio l’assessora alla Cultura, Graziamaria Starace – sono iniziative che col tempo possono diventare un ottimo strumento per diversificare la vacanza e valorizzare il nostro territorio anche da questo punto di vista. Vieste guarda oltre l’estate. E le iniziative culturali che in questi anni abbiamo messo in atto, rappresentano la grande novità per una città che fino a qualche anno fa veniva vissuta solo pochi periodi l’anno. Il tema della destagionalizzazione per noi è fondamentale, oggi abbiamo bisogno di una maggiore diluizione di presenze che storicamente ci concentrava solo nei mesi di luglio e agosto”. L’assessora Starace, commentando la ripresa degli scavi sull’isolotto del faro, elogia il rapporto con la Soprintendenza nelle persone di Italo Muntoni e Donatella Pian, e con le Università di Bari e Foggia con il prof. Giulio Volpe. “I risultati ottenuti – aggiunge Starace – sono soddisfacenti e i protocolli d’intesa stipulati con gli atenei di Foggia e Bari non faranno che incrementare le presenze a Vieste”.

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