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Centro direzionale di Campi – Terza gara deserta, ma la Regione non si arrende e bandisce altra gara

Le eventuali offerte da presentare entro il 5 giugno

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A nessuno interessa il complesso turistico non ultimato Baia di Campi. Il Dipartimento sezione demanio e patrimonio della Regione Puglia,pochi giorni fa, ha dichiarato deserta la gara autorizzata con delibera di Giunta regionale del giugno 2016. Terza vendita–indetta dai vertici politici regionali il 19 dicembre 2017– di quel che resta del Centro pilota per lo sviluppo integrato del turismo in Puglia, sito a Baia di Campi a Vieste, proprietà della Regione. Il prezzo pari a 8.460.000 euro(metodo offerte segrete in aumento) a fronte di una stima generale di 9.400.000 euro.

Nessuna società,cordata imprenditoriale ha partecipato ai due bandi precedenti : quello del 21 luglio 2016 e il successivo del 3 novembre 2016. Si registra nel frattempo un notevole contenzioso.

Ad esempio Italscavi spa di Campobasso(aggiudicataria della gara per la costruzione di fabbricati e infrastrutture),vista la decisione della IV sezione civile del tribunale di Bari,è creditrice della Regione Puglia di euro 5.548.560,16. Il dispositivo del Giudice notificato il 30 luglio 2015. Dopo 120 giorni l’Ente regionale pugliese non paga, e pertanto Italscavi invia precetto di 5.550.292,07 euro. Risposta dei vertici politici regionali? Nessuna. Quindi il pignoramento della somma presso il Banco di Napoli, tesoriere della Regione. Presidente e assessori regionali impugnano la sentenza,tramite l’avvocato esterno Mario Spinelli. L’esecuzione del sequestro di pubblico denaro è stata provvisoriamente bloccata dalla Corte d’Appello barese. Si è in attesa del dispositivo giudiziario. La lite ha per oggetto il Centro direzionale Baia di Campi. Struttura ideata nell’anno 1984 dalla Regione,insieme al Centro previsto per Otranto, quale punto strategico per le attività turistiche pugliesi. Inizio lavori a metà 1988. Affidati a Italscavi spa e Icamar srl e Trisciuglio srl(Fg) e Giannotta Leonardo Cannole(Le) e Diemme Costruzioni Otranto. La giostra dei finanziamenti parte con 23 miliardi di lire della Regione e 38,86 elargiti dallo Stato, mentre il Ministero del Bilancio ne revoca 19. Tra manufatti aggiuntivi e varianti l’importo complessivo presunto è di 95 miliardi di lire,di cui 45 per Baia di Campi. Qui il progetto dell’arch. Paolo Portoghesi immagina un albergo di 360 posti letto,piscina olimpionica,campi tennis,ristoranti,sala congressi,pista da ballo.

Nel 1999 la Commissione di collaudo firma il certificato con riserva. Nasce pertanto la diatriba amministrativa fra Assessorato lavori pubblici della Regione e Italscavi spa, in merito a documenti mancanti e ripristino infrastrutture realizzate in difformità. Passano gli anni segnati da operazioni peritali, consulenti di parte,espropri e fornitura arredi,superfici ammalorate,udienze e decreti ingiuntivi,dispositivo della Corte di Cassazione,tentativi di conciliazione. Soprattutto “…abbandono e degrado del cespite edificato in agro di Campi”. Dentro l’elenco delle opere pubbliche incompiute pugliesi,stilato ultimamente dal Ministero delle Infrastrutture, si riscontrano sia il Centro turistico di Baia di Campi sia quello di Otranto(laghi Alimini).  Un esempio brillante di uso del pubblico denaro.

Comunque la Regione non si arrende. Ha emesso il quarto bando di vendita del manufatto turistico viestano. Quotato sempre 8.460.000 euro,le offerte devono pervenire entro le ore 12 del 5 giugno 2018.

Nino Sangerardi

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