“Assistiamo basiti, e nient’affatto divertiti, a questo stucchevole rimpallo di responsabilità tra Elena Gentile e la Giunta Emiliano: la prima, accusa l’amministrazione regionale di voler ridimensionare l’offerta sanitaria in Capitanata e segnatamente a Vieste; la seconda, si arrampica sugli specchi, continuando lungo un percorso perverso di smantellamento dell’assistenza nel nostro territorio”. Così il Vicepresidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta. “Il Piano di Riordino -aggiunge- prevede la riconversione degli attuali Punti di Primo Intervento (PPI) in postazioni medicalizzate 118 h24 entro il 30/09/2017. Quindi, dopo la stagione estiva, dovrebbe esserci solo una postazione medicalizzata del 118 attiva. Tradotto, significa che in caso di richiesta di soccorso e di eventuale trasferimento ospedaliero(con tempi di intervento di minimo 3 h), il Punto di Primo Intervento dovrebbe chiudere perché i medici dovrebbero essere a servizio della stessa ambulanza. In tale evenienza chi garantirebbe gli accessi diretti, dal momento che l’attuale PPI di Vieste eroga oltre 7000 prestazioni l’anno? A Vieste, invece, è indispensabile un presidio fisso e almeno due ambulanze medicalizzate, specie durante il periodo estivo (assieme a servizi di guardia medica lungo i litorali). Gentile, purtroppo, dimentica di essere stata assessore alla Sanità durante la Giunta Vendola ed Emiliano, dal canto suo, dimentica che mentre l’ex assessore svolgeva le sue funzioni di guida del settore sanitario, era nientepopodimeno che il segretario regionale del suo stesso partito, Il Partito Democratico! Vieste è la punta di un iceberg: un luogo dove si raggiungono oltre 2 milioni di turisti durante il periodo estivo e che, nonostante questo, viene bersagliato da continui tagli ad un servizio fondamentale. Il tutto senza ascoltare il territorio, probabilmente senza conoscerlo, fingendo di ignorare le difficoltà in termini di viabilità e mobilità e le distanze dai principali ospedali, le condizioni meteoclimatiche spesso avverse, i disagi per i quali la capitale del turismo in Puglia è stata recentemente classificata come area svantaggiata, tanto da spingere i cittadini a costituire un comitato spontaneo in difesa del Punto di Primo Intervento vistano. Una situazione paradossale: la Gentile ed Emiliano che litigano sul Piano di riordino, ma entrambi esecutori dello stesso (s)partito. Un disdicevole gioco delle parti -conclude Gatta- dal quale l’unico a prendere botte è il nostro territorio. Poveri noi!!