VIESTE – Concerto “Mater Jubilaei”, unico progetto, tantissime voci e meravigliosa armonia
Un progetto corale che unisce voci, cuori e intenzioni in un’unica preghiera musicale, affidata all’intercessione della Beata Vergine Maria.
Sabato sera, 25 ottobre, il Coro Polifonico “Madonna della Libera” di Melizzano, proveniente dalla diocesi di Cerreto Sannita – Telese – Sant’Agata de’ Goti (BN), insieme ai cori interparrocchiali “don Antonio Spalatro” di Vieste e di Manfredonia, hanno allieteranno la serata con un “Concerto di Speranza”, in onore della Vergine, Madre del Giubileo, sotto la direzione del Maestro Marco Rosiello.
Ideatore dell’evento “Mater Jubilaei”, il Coro Polifonico Madonna della Libera. Con i suoi sessanta membri, il coro ha saputo sperimentare la bellezza della polifonia, dando vita a numerosi concerti nel territorio diocesano e oltre, ospitando anche artisti di fama nazionale e internazionale come il soprano Amarilli Nizza, il tenore Blagoy Nakoski, e i compositori don Fabio Massimillo e mons. Marco Frisina.
La corale ha più volte vissuto la bellezza di un canto che si fa preghiera, e di una preghiera che si fa musica.
Dal 2018, sotto la devota guida del Maestro Rosiello, ha partecipato a numerosi progetti di fede e d’arte, unendo l’amore per la musica con l’amore per Dio, regalando emozioni autentiche e profonde, frutto di un canto che nasce dal cuore.
Oggi, il coro polifonico “Madonna della Libera” di Melizzano rappresenta un punto di riferimento corale per tutta la Campania, avendo portato la propria voce nelle principali basiliche italiane.
Il concerto a Vieste ha unito ancora una volta i cuori e le voci in un unico canto di speranza, impreziosito dalle voci soliste del mezzosoprano, Loredana Ferrante, e del mezzosoprano, Serena Scarinzi.
La chiesa di San Francesco è stata scelta come luogo del concerto non solo per la sua intitolazione al Santo di Assisi, primo grande portatore di pace, ma anche per la profonda devozione mariana che la lega alla Madonna della Libera.
In questa chiesa, infatti, è custodito un quadro che raffigura la Vergine, un tempo collocato sotto le antiche capriate lignee, e si è vuoluto ricordare anche la tradizione di quando la statua della Madonna della Libera, custodita nella chiesa della Madonna delle Grazie, veniva portata qui per il novenario di preghiera.