VIESTE – “Sanità Negata”, le proposte per i nuovi amministratori regionali
“L’associazione ”La sanità negata” rivendica la piena attuazione del diritto alla salute dei cittadini, sancito dall’art.32 della Costituzione Italiana.
Tutto questo vale, soprattutto, per Vieste zona disagiatissima ma non ancora riconosciuta tale.
Nella nostra cittadina è gravemente carente la medicina di urgenza, di prevenzione e la medicina sociale.
La prima necessità è quella di un Pronto soccorso o PPI efficace e organizzato con presenza costante del medico, mezzi strumentali e medicali efficienti, laboratorio di radiologia e di analisi e l’ausilio dell’elisoccorso.
La seconda necessità riguarda il potenziamento delle specialità mediche e chirurgiche per le attività ambulatoriali, delle attrezzature per lo svolgimento delle stesse e una maggiore vicinanza al disagio mentale e sociale ( visto l’invecchiamento della popolazione).
È inoltre necessario una maggiore collaborazione tra gli ospedali della provincia e i medici del nostro territorio per una migliore assistenza ai pazienti.
Poiché non c’è l’ospedale nel distretto ed il centro per la salute è distante dal paese, c’è l’urgenza di istituire una navetta che faccia da raccordo tra il paese e il centro della Coppitella sede della struttura sanitaria ed istituire un’efficiente servizio di trasporto diretto tra l’ospedale di riferimento e il paese.
Un pensiero deve essere rivolto a tutti coloro che dopo il trattamento acuto in ospedale devono essere dimessi e perciò seguiti e assistiti a domicilio.
La criticità della nostra situazione sanitaria deriva dai minori trasferimenti di risorse economiche dallo stato centrale alla Regione, dalla cattiva gestione della politica sanitaria regionale, dalla nostra amministrazione che non ha strenuamente difeso la città dal suo continuo peggioramento ma è anche dipeso da noi singoli cittadini, associazioni, partiti per essere stati spettatori distratti, assorti nel nostro individualismo, dimenticando che la salute è un bene inalienabile e comunitario.
Pensiamo che per attuare tale rivoluzione c’è bisogno di una rigenerazione democratica con un rinnovato umanesimo.
L’Associazione ritiene che la situazione sanitaria di Vieste imponga a tutte le componenti cittadine, indipendentemente dalla loro vicinanza partitica, di unirsi, di sottoscrivere in un assemblea pubblica un documento contenente le predette richieste. Esso dovrà costituire la base del nuovo piano sanitario che la nuova giunta regionale, dovrà realizzare”.
Giovanni Denittis
Associazione “La Sanità negata a Vieste”