VIESTE – Ritrovamento statuetta nel mare del faro, la parola agli esperti
Saranno gli esperti in archeologia a dare notizie precise sulla statuetta in pietra rinvenuta il 3 giugno scorso a Vieste, nello specchio di mare retrostante l’isolotto del faro di Santa Eufemia. Ritrovamento effettuato da Michele Abatantuono, del gruppo “Giacche Verdi” del Gargano – sede di Vieste, benemerita associazione impegnata quotidianamente nella pulizia del mare e del litorale viestano.
E proprio durante una immersione, intesa a recuperare alcuni pneumatici, abbandonati in mare da gente incosciente e senza amore per l’ambiente, Michele ha avvistato la statuetta che, come racconta lui stesso, era custodita in una cassetta (che ha attirato la sua attenzione). Nel recuperare la cassetta, però, questa si è del tutto frantumata, ed è stato a quel punto che è apparsa la statuetta.
Cosa rappresenti, al momento, non è dato sapere. Alta circa 35 centimetri, raffigura una donna che regge una sfera con la mano destra, mentre con la sinistra, seminascosta tra le pieghe della lunga veste, appoggia sul fianco un “manufatto” tutto da decifrare. Il capo è coperto da una sorta di cuffia (o corona?) da cui prorompe una folta e lunga capigliatura intrecciata.
Come detto saranno gli esperti a fornire notizie sulla datazione certa e anche su ciò che, in realtà, rappresenti. Ogni ipotesi, al momento sembra azzardata. Alle Giacche Verdi, per l’intanto, va il merito di aver recuperato il reperto e di averlo consegnato alle autorità.
Interpellato in merito al ritrovamento, il prof. Giulio Volpe, ordinario di Archeologia all’Università di Bari “Aldo Moro” ed ex rettore dell’Università di Foggia, impegnato in una campagna di scavi proprio sull’isolotto del faro di Vieste (campagna che riprenderà fra un paio di settimane), ha dichiarato di non poter fornire una valutazione oggettiva sulla statuetta, perché occorrerà osservarla con attenzione e eseguire tutta una serie di esami. Cosa che si farà appena sarà a Vieste, con i suoi collaboratori, per riprendere la campagna di scavi sul faro che, tra l’altro, sta fornendo interessantissime scoperte.
Dal canto suo, l’assessore alla Cultura e Istruzione del Comune di Vieste, Graziamaria Starace, manifestando il suo compiacimento nei confronti delle Giacche Verdi, ritiene fondamentale la valutazione degli esperti, a cominciare dal prof Volpe, ma anche di altre personalità del settore che saranno a Vieste dal 26 giugno, in occasione dell’ArcheoFilm, il Festival del cinema archeologico, a cui partecipano importanti personalità del mondo dell’archeologia nazionale e internazionale.
Da ricordare, infine, che sempre Michele Abatantuono delle Giacche Verdi, in una zona poco distante dal luogo del rinvenimento della statua, meno di un mese, fa ha portato alla luce un’anfora di epoca romana di pregevole fattura. Anche questa è stata subito consegnata alle autorità.