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Vieste Libera: “L’accesso agli atti, diritto o chimera?”

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Il diritto di accesso agli atti venne introdotto nel nostro Ordinamento giuridico nel 1990, con la Legge n. 241, la quale disciplina il procedimento amministrativo e, nello specifico, il diritto dei cittadini di poter accedere agli atti pubblici di un procedimento amministrativo.
In sostanza, attraverso questo istituto si concede al cittadino interessato la facoltà di esercitare il controllo sulle vicende che riguardano le istanze dei privati agli uffici della Pubblica Amministrazione, garantendo così la trasparenza, l’imparzialità e l’efficienza della stessa P.A.
In realtà, come è possibile rilevare nel nostro caso, non è così semplice accedere agli atti della P.A. Nel caso di specie, dal tenore letterale della risposta alla nostra richiesta di accesso, emerge un messaggio chiaro ed inequivocabile: CI STATE CHIEDENDO TANTO E NOI ABBIAMO TROPPO DA FARE.
È utile rilevare dalla lettura dell’atto le date riportate in riferimento alla nostra richiesta e alla comunicazione di avvio del procedimento. Poiché la legge prevede, in questo caso, un termine di 30 giorni dal ricevimento della richiesta per comunicare l’avvio del procedimento, l’Ufficio interessato ha impiegato l’intero lasso di tempo per rispondere. Se invece i 30 giorni fossero scaduti, avremmo potuto presentare ricorso avverso il c.d. silenzio-diniego formatosi per legge.
Ora, lungi da noi insinuare il dubbio sulla buona fede di chi scrive in nome dell’Ufficio Elettorale Circondariale, è doveroso da parte nostra informare i cittadini delle difficoltà che stiamo riscontrando nell’accedere alla documentazione depositata per la presentazione delle liste elettorali.
La nostra iniziativa è diretta a verificare che non ci siano state irregolarità nella preparazione del carteggio a supporto delle liste e che siano stati soddisfatti tutti i requisiti previsti dalla legge. Con questo non intendiamo fare alcun genere d’illazioni, ma denunciare l’evidente stato di inefficienza dell’ufficio preposto, probabilmente dovuta a carenze d’organico. Appare evidente, però, come tale inefficienza si ripercuota sui diritti del cittadino, fino a comprometterne lo scopo stesso per cui tale diritto è stato riconosciuto.
Pertanto, chiederemo alle autorità preposte di rimuovere ogni ostacolo al nostro diritto e, allo stesso tempo,
rassicuriamo gli elettori che il compito di Vieste libera non si è esaurito nel tentativo di costruire una proposta elettorale alternativa, ma prosegue – come promesso – con l’impegno di monitorare l’azione amministrativa, di vigilare sulla legittimità degli atti, di fornire proposte e progetti nell’interesse della comunità, nonché di tenere vivo il dialogo con la cittadinanza attraverso un’informazione libera ed indipendente.
Lorenzo SPINA DIANA

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