E ieri sono giunti a Vieste i preziosi reperti archeologici venuti alla luce nel 2007 nei giardini della scuola elementare del palazzo comunale, facenti parte della tomba della regina risalente al quarto secolo avanti Cristo. Un corredo funerario di grande valore che ora sarà messo in bella mostra, per la pubblica fruizione, nel museo viestano in fase di allestimento che accoglierà anche i reperti del vecchio museo di via Celestino V.
All’arrivo dei reperti a Vieste era presente l’assessore alla Cultura, Graziamaria Starace, che ha seguito le varie fasi del trasferimento dei ritrovamenti. Si tratta di un importantissimo evento per la cultura della nostra cittadina. Finalmente, dopo tanti anni di attesa, indecisioni, polemiche, lungaggini burocratiche, Vieste avrà il suo museo archeologico, tra l’altro allocato in una delle più belle e antiche location della città, l’ex convento dei frati cappuccini che si affaccia sul porto. Un luogo che diventerà non solo museo, con varie sale di esposizione, ma anche centro di cultura e formazione. Oltre a proporsi come significativa alternativa al turismo tipicamente balneare. E Vieste ha tutte le potenzialità per potersi distinguere anche in questo filone turistico.
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