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Vieste/Peschici – Non ancora del tutto spento il grande incendio del decennale

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resega1Un canadair e due fire boss: con questi mezzi aerei, giunti di primo mattino sul luogo del disastro, si sta compiendo l’opera di definitivo spegnimento del vasto incendio che ha interessato, da ieri a mezzogiorno, i territori confinanti di Peschici e Vieste.
Nel decennale del tragico incendio che costò la vita a tre persone, si è ripetuto quello che nessuno avrebbe mai immaginato: ancora fuoco e distruzione del bene più prezioso del Gargano, vale a dire la natura lussureggiante e incontaminata.
resega2Decine e decine di ettari di pineta e tipica macchia mediterranea sono stati divorati da fiamme altissime che hanno provocato una colonna di fumo visibile per chilometri. La cenere è giunta fino a Vieste, come pure l’acre odore del fumo. Dalla contrada “Citrigni” in quel di Peschici, il fuoco, alimentato dal garbino, tipico vento di origine africana, caldo e pericoloso, si è spinto fino a raggiungere le pendici di “Telegrafo vecchio” e “Resega” dove, solo l’immenso lavoro svolto dalle squadre d’intervento dei vigili del fuoco, Arif, carabinieri forestali e, soprattutto dagli splendidi gruppi di volontari di protezione civile, come “Pegaso” e “Giacche verdi”, ha evitato il propagarsi in strutture turistico-ricettive. Anche se, per precauzione, alcune abitazioni, come pure residenze turistiche, sono state fatte evacuare, ma senza alcun problema per le persone. Le fiamme hanno raggiunto anche il canile di Peschici, dove erano custoditi una cinquantina di cani, che sono stati liberati per evitare che finissero tra le fiamme. Diversi animali sono ritornati dopo il passaggio del fuoco, altri, sono rimasti feriti, altri ancora sono dispersi.
resega3Spettrale l’immagine che si è presentata ai tanti intervenuti, anche semplici cittadini, agricoltori, o personale delle strutture vicine, con proprie autobotti al fine di dare un reale contributo allo spegnimento delle fiamme. Una vera e grande azione di solidarietà. Alberi secolari inceneriti, come pure quelli più giovani che erano ricresciuti negli ultimi anni, dopo altri devastanti incendi scoppiati in quella stessa località.
Intanto, scoppiano le polemiche. Forse si poteva fare di più per evitare l’espandersi delle fiamme. Sarebbe mancato il giusto coordinamento delle tante forze e mezzi in campo. Come pure, polemiche hanno riguardato l’utilizzo, nel tardo pomeriggio di ieri, dei mezzi aerei: un solo canadair che è riuscito a fare un paio di lanci, essendo rimasto con poco carburante per via di attività precedenti su altri incendi.
Anche di questo avrebbero parlato i sindaci di Vieste, Giuseppe Nobiletti, e di Peschici, Franco Tavaglione, con il governatore della Puglia, Michele Emiliano, che è voluto venire sul luogo dell’incendio, e giunto in nottata. Pare che lo stesso Emiliano si sia poi impegnato a far arrivare alle prime luci dell’alba i mezzi aerei.
Foto EmilianoSono partite, naturalmente, anche le indagini da parte dei carabinieri forestali, al fine di chiarire le cause e responsabilità sia dell’incendio più grande, sia di quelli, per fortuna, di minore entità, che hanno interessato la zona di “Ambrenella” e “Valle della corte”, in territorio di Vieste.
Come detto, da questa mattina stanno operando tre mezzi aerei, anche perché si teme che con l’aumentare dell’intensità del vento, il fuoco possa riprendere vigore. Nel pomeriggio/sera sono previsti temporali in zona.
Mai, forse, come in questo caso, è stata così tanto invocata la pioggia.

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