Gargano – Destagionalizzazione? Allora perché le spiagge sono ancora chiuse?

Vogliamo difendere il mare. Facciamo i referendum per fermare le trivelle. Sfidiamo il presidente del Consiglio. Poi, però, quando si tratta di capitalizzare quel nostro oro blu, ci fermiamo davanti a un pezzo di carta: se oggi – con 30 gradi all’ombra – un imprenditore pugliese volesse aprire la sua spiaggia, rischierebbe la licenza.

Benvenuti in Puglia, la terra del mare e del sole. L’unico posto del mondo in cui l’estate arriva, per legge, il 1° maggio e finisce, sempre per legge, il 30 settembre. Fa caldo? Pazienza. Dovrebbero mettere un asterisco su tutti i siti del mondo: attenzione, nel mare pugliese si può fare il bagno per 150 giorni l’anno. Se venite prima o dopo e proprio volete assaggiare l’acqua delle fotografie che fanno il giro del mondo, accomodatevi sulla spiaggia libera. Quella che nessuno pulisce. Quella che poi finirà su Twitter con la foto delle bottiglie di birra e il sorrisetto amaro: bella, se la tenessero meglio.

La storia è sempre la stessa. Anni (11) che i Comuni pugliesi non approvano i piani delle coste. Anni che lo sviluppo del settore è bloccato dal combinato disposto di lobby troppo attente ad interessi corporativi e politica troppo poco attenta. Certo: ci sono le spiagge cittadine – vedi Bari – cui i tre mesi di apertura stanno più che bene. Ma ci sono anche località balneari, dal Salento al Gargano, dove la stagione è già iniziata e finirà a novembre, quando i pugliesi gireranno per negozi a scegliersi il Woolrich per l’inverno.

Si può fare turismo in questa maniera? Si può fare la guerra alle trivelle, all’industria pesante, al gasdotto, a qualunque infrastruttura che smuova un granello di terra al grido di «non a casa mia» e poi trascurare così la più grande risorsa naturale di una terra che ha 900 chilometri di coste, in buona parte pregiatissimi? In Emilia Romagna la stagione balneare va dal 25 marzo al 30 ottobre, e l’ordinanza balneare è stata pubblicata già da un mese. Al referendum ha votato il 34%: significa che da quelle parti tengono al mare almeno quanto i pugliesi, però poi lo sanno anche dimostrare.

Articoli recenti

Nasce “Gal pesca-Gargano mare”: promotori di sostenibilità nell’economia blu

E’ un dato sempre più rilevante nell’economia globale, e a ricaduta sul nostro territorio, l’importanza dell'utilizzo sostenibile e responsabile delle…

2 giorni fa

VIESTE – La piccola chiesa di San Lorenzo al raduno laurenziano di Roma

Il giorno 25 aprile scorso ha avuto luogo a Roma, presso la Basilica di San Lorenzo Diacono e Martire, la…

2 giorni fa

MUSICA – Esce il 28 aprile il singolo di Nela ‘Senza immagine’

La brava cantante viestana Manuela Raduano  (in arte Nela) presenterà i suoi singoli usciti e quelli in uscita. La live…

3 giorni fa

VIESTE – A proposito della presenza di ragazzi sul terrazzo della Dante Alighieri

A proposito della presenza di un gruppo di ragazzi sul terrazzo del nuovo edificio della scuola media Dante Alighieri, tutt’ora…

4 giorni fa

“Gargano Sacro”, cammino evento da Rignano Vieste

Ha preso il via oggi, 25 aprile, da Rignano Garganico a Vieste la prima edizione del Cammino Evento di “Gargano…

4 giorni fa

VIESTE – Ultima domenica “Antoniana” prima della festa di giugno

Come da consuetudine, domenica prossima, 28 aprile, alle ore 18.45, nella chiesa di San Francesco sarà celebrata la "Domenica Antoniana",…

4 giorni fa

This website uses cookies.